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The golden dawn of the tramp

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Dieci canzoni tutte scritte da Davide Moscato, per un disco d’esordio auto prodotto con delle buone canzoni , registrate al Rinosky Studios di Rino Marchese a Trapani, sotto la produzione artistica di Paolo Messere.

Insieme a loro due, bassista e chitarrista il primo e chitarrista e tastierista il secondo, alla batteria Ivano Augugliaro, anche occasionalmente tastierista.

La voce di Davide svetta alto in brani come Peace of sense, Stormy sea, il primo una Rock Ballad, la seconda un Blues Rock. Molto suonato dalle radio il pezzo Spinning mill, uno Stoner Rock che qualcuno ha paragonato ai primi Pink Floyd. Il singolo Don’t get wrong your love entra anche nella compilation “Music? No control”, di Sfera Cubica.

Il CD propone anche un accenno Progressive con l’ultimo pezzo, The alchemist, impermeato di una atmosfera sognante con un testo ricco di citazioni e dal significato bivalente. Altra atmosfera ricercata la propone I forgot to breath, che passa da un mood tranquillo a un Heavy Rock roccioso.

Da menzionare anche la dolce e sinfonica My life was hell, e la sognante Lady bright. La copertina è ad opera del fratello, Antonio Moscato, fumettista freelance, ed elaborata al computer dalla grafica Valeria Sorce.

Insomma, un album che spazia nei generi e nelle tematiche, e che quindi non trova un vero filo logico musicale, probabilmente perché molte canzoni sono state recuperate dal periodo scolastico del songwriter, ma che propone melodie accattivanti e di buon livello malgrado sia un debutto.